sabato 23 luglio 2016

IL MARESCIALLO DEL CONCLAVE


Il clavigero, dal latino "colui che porta le chiavi", è colui che custodisce e conserva tutte le chiavi dei Musei del Papa. Nei musei vaticani ci sono circa 3000 chiavi: trecento vengono usate in apertura e chiusura per i vari reparti, le altre chiavi vengono custodite nel bunker delle chiavi, che si trova nel Cortile della Pigna in Vaticano, e usate settimanalmente tutte per verificare che le serrature e le stesse chiavi siano funzionanti.
Il clavigero, una figura che esiste da sempre, è l'erede del maresciallo del Conclave, ovvero colui che sigillava tutte le porte intorno alla Cappella Sistina per far sì che rimanesse il silenzio e il segreto di tutto ciò che avveniva all'interno del Conclave, fino alla fumata bianca.
Niente a che vedere con le pesanti chiavi di ferro. Ogni reparto dei Musei, infatti, ha una numerazione sequenziale: ad esempio, il mazzo che apre il museo gregoriano va dalla chiave numero 200 alla 300; quello che apre la Pinacoteca dalla numero 300 alla 400; il Museo etrusco, invece, viene aperto dalle chiavi da 500 a 600, e così via per i dodici reparti.
Tutte le mattine il clavigero si reca alle 5.45 alla Gendarmeria Vaticana dove vengono prelevate le chiavi. La chiave numero 1 è quella che attualmente apre l'uscita dei Musei.
La storia del clavigero, insieme curiosità e aneddoti sulla Cappella Sistina, è così particolare da meritarsi un libro, il volume realizzato da Sandro Barbagallo, curatore del Reparto collezioni storiche dei Musei Vaticani.
Lo stesso san Pietro è chiamato il “clavigero del cielo”.