Raffaello, Incendio di Borgo dett. |
Perugino, volta della Stanza dell'Incendio di Borgo |
La Stanza
dell'Incendio di Borgo è uno degli ambienti delle Stanze di Raffaello nei Musei Vaticani. Fu il terzo a essere decorato da Raffaello
Sanzio e aiuti. Inoltre, è l’ultima stanza in cui lavorò personalmente l’artista
e prese il nome da una delle storie parietali.
La decorazione
pittorica di questa sala appartiene a due distinte fasi esecutive: la volta fu commissionata
da Giulio II a Pietro Vannucci, detto il Perugino, nel 1508, mentre le pareti
furono affrescate da Raffaello con i suoi allievi per papa Leone X tra il 1514
e il 1517. Nei monocromi dello zoccolo sono rappresentate sei figure sedute di
imperatori e sovrani protettori della Chiesa.
Perugino, volta della Stanza dell'Incendio di Borgo |
In questa sala
si riunì al tempo di Giulio II il più alto tribunale della Santa Sede, la Segnatura
Gratiae et Iustitiae, presieduto dal pontefice: questa funzione si esprime nel programma
iconografico della volta. Nei quattro tondi il Perugino raffigurò infatti la Santissima
Trinità (sopra la porta d’entrata dalla Torre Borgia) e, in senso orario, il Creatore
in trono tra angeli e cherubini, Cristo come Sol Iustitiae e Cristo tentato dal
demonio, Cristo tra la Misericordia e la Giustizia. Sotto Leone X la stanza era
destinata a sala da pranzo poich´w nel vano adiacente erano situate le cucine.
Quattro gli
affreschi alle pareti:
In tutti gli episodi storici degli affreschi
il papa assume i tratti del pontefice regnante, Leone X.
Secondo il Liber Pontificalis l’Incendio di
Borgo, che dà il nome all’ambiente, divampò nell’anno 847 nel quartiere
antistante la basilica di S. Pietro: Leone IV, impartendo la benedizione
solenne dalla loggia delle benedizioni, estinse miracolosamente il fuoco,
salvando così la chiesa e il popolo.
L’ Incoronazione di Carlo Magno avvenuta in
S. Pietro nella notte di Natale dell’800, costituisce la fondazione del Sacro
Romano Impero. Molto probabilmente l’affresco allude al concordato stipulato
tra la Santa Sede e il regno di Francia nel 1515, dal momento che Leone III ha
i tratti di Leone X e Carlo Magno quelli di Francesco I.
Il Giuramento di Leone III raffigura un
episodio avvenuto il giorno prima dell’incoronazione di Carlo Magno, allorché
il papa rispose alle calunnie dei nipoti del predecessore Adriano I col
riaffermare il principio che il vicario di Cristo è responsabile dei suoi atti
solo davanti a Dio.
Nella
Battaglia di Ostia, che nell’849 vide contrapporsi le truppe di Leone IV alle
orde dei Saraceni, si celebra la vittoria delle armate papali e si allude
altresì alla crociata contro gli infedeli incoraggiata da papa Leone X.