lunedì 25 luglio 2016

DOMIZIANO: L'IMPERATORE DELLE MOSCHE

BELLO E BEN PROPORZIONATO, SPECIE DA GIOVANE”



     Tito Flavio Domiziano è stato un imperatore romano dal 14 settembre 81 alla sua morte il 18 settembre del 96, con il nome di Cesare Domiziano Augusto Germanico. Secondo Svetonio «Domiziano era di alta statura, con un'espressione modesta nel volto che spesso arrossiva, occhi grandi ma miopi. Era bello e ben proporzionato, specie da giovane.» Sulla sua dieta ci racconta che «dopo la colazione del mattino dove mangiava di buon appetito, per il resto della giornata spesso non prendeva altro se non una mela [...] se dava frequentemente sontuosi festini, li faceva servire alla svelta, senza prolungarli oltre il tramonto».
Un curioso aneddoto sui passatempi preferiti di Domiziano è fornito da Aurelio Vittore: «Per qualche ora teneva lontani tutti e si metteva a inseguire battaglioni di mosche». Su questo fatto ritorna anche Svetonio, scrivendo: «Vibo Crispo, interrogato da un tale se ci fosse qualcuno con l'imperatore, gli rispose: - No, neppure una mosca». 

     Nonostante avesse cercato di migliorare le condizioni economiche dei sudditi e abbellì Roma con una lunga stagione di lavori pubblici – basta ricordare lo Stadio di Domiziano, oggi piazza Navona a Roma, primo esempio di Stadio di atletica in muratura costruito a Roma, In politica interna, invece, Domiziano si dimostrò assai diverso dal fratello Tito, soprannominato delizia del genere umano”. Domiziano aveva un carattere chiuso, autoritario e diffidente. Amava farsi chiamare dominus et deus («signore e dio») e volle governare con pugno di ferro, attraverso una ristretta cerchia di collaboratori lasciando il senato il più possibile ai margini. In questo modo si rese estremamente impopolare. Formatasi una congiura nello stesso palazzo imperiale, con la complicità di due prefetti del pretorio e della stessa moglie Domizia Longina, che aveva costretto al divorzio da Lucio Elio Lamia per sposarla, Domiziano fu ucciso. A causa della damnatio memoriae si sono conservati solo pochi suoi ritratti: fra i più belli è il busto dei Musei Capitolini. Caratteristiche salienti dell'iconografia di Domiziano sono l'acconciatura a corta frangia piegata intorno all'alta fronte, il labbro inferiore rientrante, le guance piene sbarbate.