Una
bellissima Dama
dalle origini
orientali, alta circa 1,70m, e riccamente abbigliata, abita dal
15 giugno del 2000 in Vaticano e può essere ammirata dal pubblico in
tutto il suo splendore.
Si
tratta di un reperto estremamente prezioso, conosciuto nella
letteratura scientifica come “Dama del Vaticano”, un lungo
lenzuolo funerario in lino risalente al III secolo d.C.
ed appartenente ad una serie di sei teli rinvenuti nel 1899 da Albert
Gayet in alcune tombe di età severa della necropoli di Antinopoli,
la città egiziana fondata nel 130 a.C. dall'imperatore Adriano in
ricordo del giovane Antinoo, corrispondente attualmente al villaggio
di Sheikh ‘Abade (vicino al Mar Rosso). Il ritratto della defunta
non si limita al volto, ma all’intera figura rappresentata a
grandezza naturale. Il telo fu donato nel 1902 a papa Leone XIII da
Émile Guimet, insieme con la sua mummia, ed è ora esposto nel
Museo Gregoriano Egizio.
Prima
di essere esposta nella grande teca climatizzata, che ne garantisce,
attraverso specifici valori di umidità relativa e temperatura, una
adeguata conservazione, l'opera è stata sottoposta ad un lungo e
difficoltoso intervento di restauro da parte del Laboratorio di
Restauro della Pittura del Vaticano. Il contesto archeologico di
provenienza e l’esame iconografico del ritratto suggeriscono una
datazione al III sec. d.C.