Dal tempio di Venere Genitrice
Più
di un secolo fa, all' indomani della proclamazione di Roma capitale
del regno d' Italia, il colle Esquilino fu interamente messo
sottosopra per creare un quartiere ad edilizia intensiva. Si sapeva
benissimo (dalle fonti antiche) che proprio in quella zona i famosi
Horti di Mecenate e dei Lamia erano diventati una fastosissima
residenza dei primi imperatori. Soltanto gli oggetti - colonne,
statue, epigrafi, bronzi, monete - furono raccolti con cura e
trasportati nei Musei capitolini. Tra le statue, in un angolo di
Piazza Vittorio (cioè negli Orti Lamiani), fu trovata la Venere
Esquilina, che non è come le altre, è bassa, dalle cosce
abbondanti, il sedere sporgente, il busto da adolescente. E anche il
viso ha tratti personali. Accanto a Cleopatra che si accinge a fare
il bagno c' è un vaso attorno alle cui pareti si avvolge un serpente
che, secondo la tradizione dei faraoni ripresa dai Tolomei, è il
segno della regalità, inoltre l' orlo del vaso è ornato di foglie
di papiro. E' , insomma, una statua firmata Egitto.
Cleopatra visse a
Roma per tre anni (dal 47 al 44 a.C.) e la statua fu fatta in quegli
anni: è la statua che, come raccontano Appiano e Dione Cassio,
Cesare le fece innalzare nel Tempio di Venere Genitrice ai piedi del
Campidoglio nel 46 a.C. Cleopatra aveva 23 anni.
Nel
periodo da giugno a settembre del 2008, la scultura è stata esposta
presso il padiglione italiano nell'Esposizione
Internazionale di Saragozza
(Spagna)
ed è diventata la massima attrazione dei visitatori del padiglione.
Il
27 gennaio 2016, in occasione dell'importante viaggio in Italia del
presidente iraniano Hassan
Rohani,
la scultura, insieme ad altre opere d'arte, è stata coperta con
pannelli in compensato.