domenica 14 agosto 2016

Vaticano: Il cortile della Pigna






Il cortile prende il nome dalla colossale pigna bronzea, forse relativa a una fontana della prima età imperiale romana, che fin dal Medio Evo era collocata nell’atrio della basilica vaticana. Nel 1608 è già documentata in Belvedere; in seguito le vennero affiancati i due pavoni in bronzo dorato. Durante il pontificato di Clemente XI Albani (1700-1721) la pigna fu sistemata sul grande capitello proveniente dalle terme di Alessandro Severo in Campo Marzio.
Il lato settentrionale, corrispondente al Palazzetto del Belvedere di Innocenzo VIII (1484-1492), è costituito dalla facciata progettata da Donato Bramante nel 1506 e completata dall’intervento di Pirro Ligorio, che ideò il nicchione centrale sul modello del Pantheon.
Il lato opposto venne inizialmente delimitato dalla Biblioteca di Sisto V (1585-1590), che si inseriva nel cortile in senso trasversale; a questa si aggiunse nel 1822 l’edificio del Braccio Nuovo.
Sul lato occidentale, al pianterreno, corrono le gallerie della Biblioteca Apostolica Vaticana, mentre il livello superiore, un tempo aperto a loggiato, dalla fine del XVIII secolo è occupato dalla Galleria dei Candelabri. Nel lato orientale del cortile, invece, si disponeva il lungo corridoio che collegava il Palazzetto del Belvedere con i Palazzi Pontifici. In questo tratto del corridoio le arcate a loro volta furono chiuse, e agli inizi del XIX secolo, vi fu allestito il Museo Chiaramonti.
Arnaldo Pomodoro, Sfera con sfera
Sono numerose le opere antiche esposte lungo i quattro lati del cortile; tra queste è certamente da segnalare la testa colossale dell’Augusto “Mattei”, con buona probabilità pertinente a una statua lavorata in materiali diversi. Nel 1990 fu collocata al centro del cortile la Sfera con sfera dello scultore Arnaldo Pomodoro.