Il
cortile prende il nome dalla colossale pigna bronzea, forse relativa
a una fontana della prima età imperiale romana, che fin dal Medio
Evo era collocata nell’atrio della basilica vaticana. Nel 1608 è
già documentata in Belvedere; in seguito le vennero affiancati i due
pavoni in bronzo dorato. Durante il pontificato di Clemente XI Albani
(1700-1721)
la pigna fu sistemata sul grande capitello proveniente dalle terme di
Alessandro Severo in Campo Marzio.
Il lato opposto venne inizialmente delimitato dalla Biblioteca di Sisto V (1585-1590), che si inseriva nel cortile in senso trasversale; a questa si aggiunse nel 1822 l’edificio del Braccio Nuovo.
Sul
lato occidentale, al pianterreno, corrono le gallerie della
Biblioteca Apostolica Vaticana, mentre il livello superiore, un tempo
aperto a loggiato, dalla fine del XVIII secolo è occupato dalla
Galleria dei Candelabri. Nel lato orientale del cortile, invece, si
disponeva il lungo corridoio che collegava il Palazzetto del
Belvedere con i Palazzi Pontifici. In questo tratto del corridoio le
arcate a loro volta furono chiuse, e agli inizi del XIX secolo, vi fu
allestito il Museo Chiaramonti.
Arnaldo Pomodoro, Sfera con sfera |